Comprare casa, caro mutui e inflazione in aumento: come cambia il mercato immobiliare

05.06.2021 18:26

Il futuro del mercato immobiliare

Due incognite pesano sul futuro del mercato immobiliare: la prima è quale scotto pagherà l’occupazione quando finiranno il blocco dei licenziamenti e gli aiuti finora elargiti alle imprese; la seconda, non necessariamente negativa per il mattone, è la ripresa dell’inflazione. Avventurarsi in previsioni sul mercato della casa senza sapere se e come riprenderà l’economia del dopo Covid sarebbe un esercizio pericoloso. Si può però fotografare la situazione attuale. E per farlo si può partire dai mutui, che del mercato della casa sono il motore.

I numeri ci dicono due cose: la prima è che le banche, pur in un quadro di ragionevole prudenza, sono ancora ben disponibili ad erogare a che abbia buoni requisiti. Termine che qui significa: lavoro sicuro in un’azienda pubblica o privata ma solida. La seconda cosa è che stanno spingendo i clienti a indebitarsi a tasso fisso, limando di molto i loro spread. Se si considera un mutuo da 120mila euro per una casa da 200mila a 30 anni i tassi fissi in media sono erogati all’1,3%, i variabili allo 0,80%, quindi con un gap di 50 centesimi di punto. Se però confrontiamo i parametri di riferimento verifichiamo che l’Eurirs a 30 anni (mutui fissi) quota 0,55%, l’Euribor a 3 mesi (finanziamenti variabili) -0,54%. Ci sono 109 centesimi di differenza e pertanto lo spread sul parametro applicato dalle banche per invogliare i clienti a stipulare a tasso fisso è più basso di quasi 60 centesimi.

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